A zonzo per Lower Manhattan

Terzo giorno a New York (qui è disponibile il programma completo del viaggio), con una breve passeggiata arriviamo alla fermata di metropolitana di Times Square sulla 42a strada. Il nostro hotel è sulla 46a West tra la 5a e la 6a Avenue.
Prendiamo la 2 rossa verso downtown e scendiamo a Brooklyn a Clark Street. Da qui con due passi arriviamo alla Brooklyn Promenade, la vista su lower Manhattan è stupenda. A sinistra in lontananza si erge la Statua della Libertà, alla nostra destra il ponte di Brooklyn congiunge con eleganza le due sponde dell’East River doppiato a breve distanza dal Manhattan Bridge.
Passeggiamo in direzione del ponte e scendiamo sul molo proprio sotto di esso, quindi ne seguiamo il percorso fino alla breve scalinata che introduce all’accesso pedonale.
E’ una bella giornata, il sole picchia forte, la traversata richiede quasi un’ora a causa delle numerose soste per le foto, il panorama è notevole. Scendiamo a Park Row e facciamo un giretto con shopping da J&R, elettronica di consumo. Quindi giungiamo a Ground Zero attraversando la chiesa ed il cimitero di St. Paul. I lavori procedono spediti, il sacrario provvisorio è stato rimosso, il cantiere aveva bisogno di maggiore spazio. Tagliamo per Liberty Plaza e torniamo verso l’East River per un po’ di shopping al Pier 17; pranziamo al pub situato all’interno, buon cibo a prezzi modici: 126 $ in 6 tutti con fish & chips annaffiati da ottima birra locale e coca cola.
Dal Pier a Wall Street il tragitto è breve, Federal Hall, la Borsa quindi la Trinity Church. Scendiamo lungo la Broadway verso Battery Park, naturalmente non manchiamo la foto con il famoso toro che carica, ubicato appena prima di Bowling Green. Il toro, una scultura in bronzo di oltre 3 tonnellate, è stato realizzato dall’italo-americano Arturo di Modica come simbolo della forza e della potenza degli americani. Nel dicembre 1989 egli piazzò abusivamente la scultura di fronte al palazzo della Borsa da dove successivamente fu spostata nel luogo attuale. Il toro è costato 360.000 $ all’artista ed è stato posto da lui in vendita nel 2004, nel frattempo è diventato uno dei simboli più fotografati delle città e si dice che porti bene per gli affari strofinargli il naso, le corna e … le palle! A Battery Park troviamo la “Sfera”, una scultura dell’artista tedesco Fritz Koenig, visibilmente rovinata durante il crollo delle torri gemelle tra le quali era ubicata, adesso, assieme ad una fiamma eterna posta di fronte ad essa, rappresenta un memoriale per le vittime dell’11 settembre. Giriamo intorno a Castle Clinton e ci avviciniamo al mare per osservare la Statua della libertà che ci guarda da lontano, la andremo a trovare domani.

Torniamo sulla Broadway e camminiamo per un bel tratto fino ad incrociare Canal Street, da questa imbocchiamo Greene Street, siamo a Soho. Qui ci sono dei magnifici edifici con le facciate in ghisa, cast iron, tra cui “the Queen” del 1872 al n. 28 e “the King” del 1873 al n. 72, entrambi caratterizzati da una facciata francese in stile secondo impero. Questi palazzi, come tutti quelli della via, hanno le facciate coperte dalle scale antincendio, quelle classiche che si vedono nei film, l’effetto è molto particolare. Torniamo sulla Broadway con Spring Street e ci troviamo, al civico 561, davanti al Little Singer Building altro edificio in ghisa famoso, questo del 1904.

Prendiamo la metro a Prince Street per tornare in Hotel, alla stazione di Times Square assistiamo ad un’esibizione di hip hop, che spettacolo!

Breve sosta per lasciare gli acquisti e prendere il pc per scrivere questo resoconto, poi fuori di nuovo per la cena a Times Square da TGI Friday, nulla di speciale e prezzi cari.

Vai alla prossima cronaca oppure all’indice delle tappe.

5 commenti su “A zonzo per Lower Manhattan”

  1. Ciao, sono arrivato al tuo blog seguendo “la traccia” che hai lasciato commentando un mio post. Complimenti per il sito, molto ben fatto e appassionante. In particolare mi sono soffermato sul diario di viaggio su New York, città meravigliosa, dove sono stato due volte. E conto di tornarci al più presto! Come sai anche tu, una delle cose più belle da fare a New York è camminare, camminare e camminare… Però, se ci ritornerai, ti consiglio di salire al Top of the Rock (osservatorio sul Rockefeller Center), magari verso il tramonto… la vista, credo migliore che dall’Empire State Building, lascia davvero senza fiato…

  2. In effetti abbiamo camminato moltissimo. Al momento in cui ti scrivo sono al Days Inn di Branford, Connecticut e finalmente abbiamo preso la macchina e camminato meno!

  3. Giampi abbiamo letto con attenzione il tuo precisissimo resoconto della 3^ giornata , una domanda ci viene in mente a me e Stefania Grassi,
    Non avete le vesciche ai piedi?.
    Comunque sembra che ti stai divertendo, aspettiammo tuoi nuovi resoconti.
    Ciao Luciano

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