L’affascinante Boston

La precedente puntata del viaggio è qui.

Arriviamo a Boston in auto da Brockton e subito notiamo le manovre azzardate degli automobilisti locali: continui cambi di corsia, sorpassi improvvisi, entrata ed uscita dalle rampe senza minimamente preoccuparsi di chi è già sulla strada principale. Nulla a che vedere con il tranquillo stile di guida dei californiani o dei texani.
Dirigiamo sul Common Green ma il parcheggio coperto che avevamo scelto è pieno, miracolosamente troviamo un posto nelle vicinanze: dopo oltre un dollaro capiamo che il posto è libero perché il parchimetro è rotto. Il gorilla del Tom Tom ci conduce al parcheggio multipiano di North Station (27 $ per tutto il giorno), da qui prendiamo la T, la metro, (9 $ il daily pass) per la fermata Park Street al Common Green. Iniziamo seguire la linea rossa del Freedom Trail che parte dal Visitor Center, il percorso, lungo circa 4 km, tocca i luoghi storici della città. La State Capitol, con la sua lucente cupola dorata, la Park Street Church, la King’s Chapel, la Old State House. Qui il 5 marzo del 1770 gli inglesi aprirono il fuoco sulla folla uccidendo 5 persone, gli americani non hanno dimenticato ed hanno consegnato alla storia l’episodio con l’appellativo “il massacro di Boston”. Poco più avanti Fanhueil Market e ci areniamo. Bancarelle, negozi, musicisti di strada, non è un luogo da liquidare in 5 minuti. Rimaniamo impressionati dai suonatori di secchi di plastica e vecchi tegami che inondano la piazza con i ritmi serrati della loro musica. Un suono che ti cattura e che non sembra essere stato emesso da tali poveri strumenti. Dopo una lunga sosta riprendiamo il percorso ed entriamo nel quartiere italiano … sembra di essere a casa!
Incontriamo prima la casa, poi la statua di Paul Revere dopo aver visto la tomba al cimitero annesso alla Park Street Church. Revere, artigiano, patriota eppoi industriale, è uno degli autori della cavalcata di mezzanotte per avvisare i cittadini di Lexington e Concord dello sbarco delle truppe inglesi. Proseguiamo il percorso ed attraversiamo il Charles River per raggiungere la USS Constitution, soprannominata “Old Ironsides” sebbene sia di legno. Costruita nel 1797 divenne famosa nella guerra del 1812 contro gli inglesi per l’affondamento di 4 fregate nemiche, non contemporaneamente ma in combattimenti diversi. E’ la più antica nave da guerra in servizio, domani, 4 luglio, la vedremo uscire dall’ancoraggio per il rituale giretto annuale con colpo di cannone. Mentre abbiamo nell’obiettivo la nave si alza un forte vento e si oscura rapidamente il cielo, ci sbrighiamo a trovare un riparo prima del violento temporale. Passata la tempesta riattraversiamo il ponte, prendiamo la metro ed andiamo al Long Wharf per la cena.
Abbiamo troppa fame per aspettare i 45 minuti promessi dall’addetta del Legal Seafood Restaurant, ripieghiamo quindi sul pub Black Rose dove gustiamo la clam chowder, crema di vongole, fish and chips e, per dessert, pecam brownie e cookies and milk. I cookie, fatti in casa, sono accompagnati a scelta da un bicchiere di latte o di guinness … non dico cosa abbiamo scelto! I 190 $ in sei del conto sono ben spesi, verso le 10 inizia anche la musica country dal vivo eseguita da un violinista, un chitarrista ed un bassista. Che dire, Boston ci ha entusiasmato: bella, pulita, ben organizzata e piena di luoghi di interesse. Domani torneremo nuovamente per completare la visita e vedere il miglior spettacolo pirotecnico del paese … secondo loro!

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