Basket e shopping nel Massachusetts

E’ brutto tempo, ieri mattina pioveva, stamattina ha appena smesso per la pausa di colazione, non è il caso di andare a Plymouth per il whale watching, decidiamo di anticipare, rispetto al programma, quanto previsto per domani. Si parte quindi con destinazione Springfield, ad oltre 1 ora e mezza di strada da Brockton, per visitare il Naismith Memorial Basketball Hall of Fame. A James Naismith, insegnante all’YMCA di Springfield, furono dati 14 giorni per inventare un gioco da praticare al chiuso che servisse come distrazione atletica durante i rigidi inverni del New England. La prima partita fu giocata il 21 dicembre del 1891 tra due squadre di nove giocatori.Il basket incontrò subito il favore di atleti e spettatori ed in brevissimo tempo si diffuse prima a livello nazionale, poi mondiale. Il museo si articola in tre piani, ai piani superiori sono ubicate le teche con scarpe, coppe, divise, fotografie e video dal 1891 ai giorni nostri, mentre il piano inferiore è occupato da uno splendido campo farcito di canestri dove i visitatori possono scatenarsi dopo essersi immedesimati nelle vicissitudini di questo sport. Solerti addetti forniscono di palloni tutti i presenti, non è possibile sottrarsi alla voglia di un tiro, poi due, poi tre, poi quattro, che divertimento!

Leggo la biografia e le imprese di Dino Meneghin a cui è dedicata anche una foto sul soffitto in mezzo agli altri grandi; apprendo che prima del 1940 si tirava con due mani fino a quando Angelo “Hank” Luisetti introdusse il tiro con una mano, egli fu il primo a segnare 50 punti in una partita il primo gennaio del 1938. La Hall of Fame è molto interessante anche per chi, come me, non è un appassionato di basket.

Lasciamo Springfield sotto l’acqua, decidiamo di non fermarci a visitare l’Old Sturbridge, un villaggio storico del 17° e 18° secolo tipo Skansen a Stoccolma, piove troppo. Ci dirigiamo verso Wrentham per completare gli acquisti, iniziati ieri, nei 170 negozi dell’outlet. La tessera ACI Club, di cui ho parlato in precedenza, si dimostra preziosa, la presentiamo al Visitor Center e riceviamo un carnet di codici sconto validi presso quasi tutti i negozi. La maggioranza di essi riconosce lo sconto VIP anche in aggiunta ai saldi, per cui oltre il 50% in molti negozi usufriamo di un ulteriore 10, 15 o 25%. Per non sbagliare quando si paga per qualsiasi cosa, un museo, un ristorante, un hotel, ecc. occorre sempre chiedere se c’è lo sconto per i soci AAA, in questa vacanza stimo un risparmio di oltre 500 $ grazie all’ACI Club, che ho pagato 20 €.

Ceniamo con soddisfazione da UNO Chicago Grill a base di clam chowder, sirloin steak, mashed potato, french fries, home salad (il piatto unico è accompagnato da 3 contorni a scelta abbondanti) e brownie con gelato.

3 commenti su “Basket e shopping nel Massachusetts”

  1. Fantastico, muchas gracias! Spero solo che tu non abbia preso troppo sul serio il fatto del “peso d’oro”…..
    Buon viaggio

  2. Sono accanto ad un espertissimo (tifosissimo dei Celtic) che mi informa che quest’anno i Boston Celtic hanno vinto la finale NBA 4 a 2 sui Los Angeles Lakers, dopo un ventennio di attesa. Se trovi un cappelletto celebrativo ti verrà pagato a peso d’oro!
    Buon viaggio

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