A Plymouth a caccia di balene

Questa mattina partenza tarda, il sonno è tanto e Stefania non si sente bene, evidentemente una bibita ghiacciata deve averle fatto male. Verso le 10 inizia a sentirsi meglio e quindi partiamo per Plymouth che dista circa 40 minuti da Brockton. Entrati nella località turistica ci dirigiamo subito alla biglietteria di Capt. John per prenotare il battello che parte alle 14:00 (204 $ per 4 adulti e 2 giovani con lo sconto preso al Visitor Center), oggi andiamo a caccia di balene … caccia fotografica! Sono le 11:00, ci facciamo un giro per visitare il luogo, prima tappa “The Rock” e subito vicino la “Mayflower II”.
Gli storici della colonia non menzionano la roccia, si ritiene che i padri pellegrini vi abbiamo toccato terra oppure che vi abbiamo ormeggiato la scialuppa con cui scesero a terra. La roccia si trova menzionata per la prima volta nel 1715 ed è del 1741 la sua identificazione come luogo dell’approdo. Il portico che la contiene è in ristrutturazione per cui possiamo vederla dalla spiaggia antistante attraverso una grata, niente di speciale, è un sasso, non è l’oggetto che conta ma il suo significato simbolico in un paese giovane alla ricerca di una memoria storica.
La Mayflower II è una accurata ricostruzione realizzata con la quercia del Devon così come la nave originale, nel 1957 ripercorse il viaggio dall’Inghilterra, dove è stata costruita, a qui dove è un museo che narra la storia del famoso viaggio.
Nel settembre 1620 la Mayflower lasciò il porto di Plymouth, con 102 persone a bordo, per approdare a New Plymouth a dicembre dopo aver toccato Cape Cod.
Ci dirigiamo verso Main Street seguendo i punti d’interesse segnati sulla mappa che abbiamo preso al Visitor Center, molto interessante è il cimitero, Burial Hill, situato alla spalle della First Church. Fotografiamo alcune case storiche come la Sparrow House e rimaniamo incantati alla vista del Jenney Grist Mill il mulino che nel 1636 cambio la qualità di vita dei pellegrini. In realtà questo mulino perfettamente funzionante è una fedele ricostruzione visitabile e con annesso gift shop. A proposito di pellegrini coloro che arrivarono con la Mayflower non si riferivano a se stessi con tale nome anche perché non erano un gruppo omogeneo, tale appellativo fu usato più tardi dagli storici.
E’ arrivata l’ora dell’imbarco, torniamo al Town Wharf e prendiamo posto sulla barca, uno splendido sole ha spazzato via le nuvole e la foschia della mattina. Raggiungiamo l’area delle balene dopo oltre un’ora di navigazione e siamo ripagati dalla vista di questi splendidi mammiferi, totalizziamo una ventina di avvistamenti, probabilmente sono 4 o 5 esemplari diversi, di circa 20 metri, che si alternano. E’ emozionante vedere nuotare queste balene parallele alla barca, sentire il rumore dello spruzzo e vedere l’acqua proiettata in aria. Il momento più bello però è l’ultimo, quando si stancano di essere guardate e decidono di immergersi più a lungo; allora si tuffano con la testa verso il basso, il corpo si inarca e fuoriesce nettamente dall’acqua per sparire, un attimo dopo emerge la coda che si solleva in aria e poi cala verso il basso dando la spinta necessaria a guadagnare le profondità marine. La parte inferiore della coda ha due chiazze bianche, rivedendo le foto nello schermo della reflex sembra una farfalla posata sull’acqua. Che meraviglia!
Tra una balena è l’altra viene a trovarci un “sun fish”, così almeno ci spiega la biologa di bordo, uno strano pesce panciuto con una lunga pinna che fende l’acqua. Per due volte si accosta al bordo della barca facendosi ammirare dal pelo dell’acqua.
Torniamo in porto dopo oltre 4 ore felici per l’esperienza vissuta, passeggiamo ancora lungo Water Street ammirando le moto, quasi tutte Harley, e macchine personalizzate che fanno avanti indietro per mettersi in mostra.
Andiamo a cena da Weathervane al Town Wharf, naturalmente prendiamo, tra le altre pietanze, l’aragosta, questa volta sottoforma di “lobster pie”, una squisitezza. 165 $, compresa mancia, in 5, Stefania non rischia e preferisce saltare la cena visto che ancora non si sente a posto.
Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a visitare come programmato la Plymouth Plantation essendo arrivati più tardi del previsto, questa è la ricostruzione della Plymouth del 17° secolo. Per poter vedere sia le balene che la Plantation occorre prendere la barca alle 10:00, visitare velocemente il paese e poi andare al villaggio storico, altrimenti occorre fermarsi 2 giorni.

Qui puoi trovare la cronaca della giornata di ieri.

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